Rodelinda - Farncombe
Libretto
Rodelinda
HWV 19
Dramma per musica in tre atti
Libretto di Nicola Haym
Prima:
Londra, King’s Theatre,
13 febbraio 1725
Musica di
George Frederich Handel
Personaggi:
Rodelinda, Regina de’ Longobardi
Bertarido, Re dei Longobardi
Grimoaldo, usurpatore del trono di Bertarido e duca di Benevento
Garibaldo, consigliere i Grimoaldo e duca di Torino
Eduige, sorella di Bertarido
Unulfo, amico e confidente di Be rtarido
Flavio, figlio di Rodelinda e Bertarido
Nella sesta stagione della Royal Academy of Music, apertasi con TAMERLANO, Handel propose
un’altra sua nuova composizione, RODELINDA; i cantanti erano i medesimi di TAMERLANO, tutti
di altissimo livello: Francesca Cuzzoni nel ruolo della protagonista, i castrati Senesino e Andrea Pacini
(Bertarido e Unulfo), il tenore Francesco Borosini (Grimoaldo), Anna Vincenza Dotti (Eduige) e
Giuseppe Boschi (Garibaldo). Il libretto era di Nicola Haym - che spesso troviamo in questo periodo in
collaborazione con Handel -elaborato dal libretto di Antonio Salvi, e gia messo in musica da Giacomo
Antonio Perti (Pratolino 1710) che si rifaceva alla tragedia “Bertharite, roi des Lombards” di Corneille.
La vicenda risale a un episodio narrato nella “Historia Langobardorum” di Paolo Diacono e si svolge
nel VII secolo a Milano.
TRAMA
Il trono longobardo e stato usurpato dal duca di Benevento, Grimoaldo, e l’erede legittimo Bertarido e
fuggito, lasciando la moglie Rodelinda e il figlio Flavio. Grimoaldo, promesso alla sorella di Bertarido,
Eduige, vuole invece sposare Rodelinda, allo scopo di rafforzare il proprio potere, ma la Regina rifiuta
il progetto, piangendo il marito creduto morto.
Garibaldo, duca di Torino, spinge Grimoaldo a spezzare il fidanzamento con Eduige potendo cosi
iniziare lui stesso a corteggiare la donna, che come sorella del re puo aspirare alla corona. Bertarido
ritorna a Milano mascherato: egli e commosso nel vedere il dolore della moglie sulla propria tomba, e
vorrebbe riabbracciarla, ma l’amico Unulfo gli consiglia di mantenere segreta la propria identita,
aspettando il momento propizio per le rivelazioni. Contemporaneamente Garibaldo minaccia Rodelinda
di uccidere suo figlio, se lei non accettera di unirs i in matrimonio con Grimoaldo; Rodelinda non
potendo rifiutare le nozze, pone come condizione che Garibaldo sposo uccida Flavio, poiche lei non
puo essere nel contempo moglie dell’usurpatore e madre del legittimo erede al trono. Grimoaldo esita,
sconvolto da questa richiesta.
Intanto accade che casualmente Eduige riconosce Bertarido mascherato, manifestando gioia per il fatto
che il fratello creduto da tuti morto fosse in realta vivo; sopraggiunge poi Unulfo che rassicura l’amico
sulla fedelta della moglie, ma, quando Bertarido e Rodelinda si riuniscono, vengono sorpresi da
Grimoaldo, che non riconosce il Re usurpato e accusa Rodelinda di infedelta. Il “drudo” Bertarido
viene condannato a morte e incarcerato.
Tuttavia tramite l’aiuto di Eduige e Unulfo, Be rtarido riesce a fuggire dalla prigione. Questo permette a
Bertarido di salvare la vita di Grimoaldo, mentre Garibaldo si apprestava di ucciderlo nel sonno.
Grimoaldo ammette le proprie colpe e accetta di sposare Eduige, mentre Rodelinda e il suo sposo
possono riunirsi felicemente.
Atto Primo
Ouverture
Menuet
Atto primo
Scena I
Appartamenti di Rodelinda. Si vede Rodelinda a sedere piangente; e poi Grimoaldo, e Garibaldo con
guardie.
Rodelinda
Ho perduto il caro sposo,
e qui sola alle sventure
vie piu cresce il mio penar.
Grimoaldo
Regina!
Rodelinda
Grimoaldo, nel mio presente stato
ingiurioso m'e il nome di Regina da te,
che m'involasti e regno e sposo.
Grimoaldo
E sposo e regno appunto a renderti
vengh'io.
Rodelinda (si leva da sedere)
Come ?
Grimoaldo
Fin tanto che visse Bertarido,
il tuo consorte, ti celai, Rodelinda, il foco mio;
or, che la di lui morte giustifico le mie speranze,
aperte vedi le fiamme mie.
Rodelinda
Che sento? A te non basta, regno e sposo involarmi,
insidi ancora, perfido, la mia gloria? No, Grimoaldo,
io gia rifiuto il dono; lasciami la mia gloria, e tienti il trono.
Aria di Rodelinda
L'empio rigor del fato
vile non potra farmi,
se misera mi fe;
E tu, crudo tiranno,
in van tenti placarmi,
se m'hai legato il pie.
L'e mpio... (parte)
Scena II
Grimoaldo e Garibaldo
Grimoaldo
Duca, vedesti mai piu bel disprezzo?
Garibaldo
Io della tua non vidi, oh mio Signore,
sofferenza maggiore.
Grimoaldo
Temo irritarla; la pace del mio seno
Eduige combatte, e Rodelinda;
questa con l' odio e quella con l'amore.
Garibaldo
L'una e l'altra domar puoi col rigore.
Grimoaldo
Come?
Garibaldo
Il noioso affetto disprezza d'Eduige;
e Rodelinda ti paventi e ti adori
a suo dispetto.
Grimoaldo
Io non ho tanto core.
Garibaldo
A me l'impresa ne lascia,
e in breve spera
di vederla men fiera.
Grimoaldo
Ecco Eduige.
Garibaldo
Da lei comincia intanto
a porre in opra il mio consiglio.
Scena III
Eduige e detti
Eduige
E tanto da che sei Re, sei divenuto altiero,
infido Grimoaldo?
Grimoaldo
Da che son Re, son divenuto infido per esser giusto.
T'offersi la mia mano, e la sdegnasti;
m'offri adesso la destra, e la rifiuto: ora soffrilo in pace!
Al trono io vo chiamar, chi piu mi piace.
Aria di Grimoaldo
Io gia t'amai, ritrosa,
sdegnasti esser mia sposa
sempre dicesti no.
Or ch'io son Re, non voglio
compagna nel mio soglio,
aver chi mi sprezzo.
Io gia t'amai... (parte)
Scena IV
Eduige e Garibaldo
Eduige
E tu dice d'amarmi? Hai core, hai brando,
e intanto odi, e sopporti i miei scherni,
i miei torti?
Gariba ldo
Signora, in questo istante io volo ad ubidirti,
e la vendetta col teschio del fellon...
(vuol partire)
Eduige
No, ferma! Aspetta: supplichevole in atto
a me davanti chieda il perdon, e non l'ottenga mai.
Garibaldo
E pensi di poterlo: e lo farai?
Aria di Eduige
Lo faro, diro spietato,
porta altrove un cor
si ingrato
si spergiuro e traditor.
Ed a te rivolta poi
ti diro su gli occhi suoi:
tu sei'l core del mio cor.
Lo faro... (parte)
Scena V
Garibaldo solo
Garibaldo
Eduige, t'inganni; io della tua coro na amante sono,
e sol con le tue nozze cerco un pretesto per salire al trono.
Aria di Garibaldo
Di Cupido impiego i vanni
per salire al regal soglio,
mentre ei solo allettail cor.
Copro amor d'ascosti inganni
perche a me sarebbe scoglio
ogni affetto adulator.
Di Cupido... (parte)
Scena VI
Bosco di cipressi in cui si vedono i sepolcri
de' Re de' Longobardi, e tra essi ultimamente
eretta l'urna di Bertarido.
Bertarido vestito all'ungara, e poi Unulfo.
Sinfonia
Bertarido
Pompe vane di morte! Menzogne di dolor,
che riserbate il mio volto e'l mio nome,
ed adulate del vincitor superbo il genio altiero:
voi dite, ch'io son morto; ma risponde il mio duol,
che non e vero. (legge l'iscrizione)
"Bertarido fu Re; da Grimoaldo vinto fuggi,
presso degli Unni giace. Abbia l'alma riposo, e'l cener pace".
Pace al cener mio? Astri tiranni!
Dunque fin ch'avro vita, guerra avro con gli stenti,
e con gli affanni.
Aria di Bertarido
Dove sei, amato bene!
Vieni, l'alma a consolar!
Sono oppresso da' tormenti
ed i crudeli miei lamenti
sol con te posso bear.
Dove sei...
Bertarido
Ma giunge Unulfo; oh Dio! Deh! Mio fedel,
(vuol abbracciarlo) consenti,
che queste braccia avventi...
Unulfo
(non lo permette)
Ah, mio Signore! Se del fato il rigore a te
rapi lo scettro, a me non tolse quel rispetto,
che deve un suddito fedele al suo sovrano;
ferma e sol mi concedi, che pegno del mio ossequio
in questa mano un umil bacio imprima, (gli bacia la mano)
e l'antica mia fede e'l mio nuovo servaggio
in esso esprima.
Bertarido
Se un si fedele amico trovo tra le sventure,
l'istesse mie sciagure io benedico.
Ma dimmi! La mia sposa Rodelinda, che fa?
Che fa il mio figlio?
Unulfo
Cio che sorte sdegnosa non puote mai,
puote del suo bel ciglio trar due rivi di pianto
il falso avviso di tua morte.
Bertarido
Oh Dio! Ne le scopristi,
Unulfo, il viver mio?
Unulfo
Io vo'che'l suo dolore accrediti l'inganno,
e a te conviene celarti ancora.
Bertarido
Amante cor, che pene! ma che veggio?
Unulfo, ecco la sposa e'l figlio mio!
Lascia amico, ch'io stringa...
Unulfo
Oh Dio! Signore, non voler ch'il tuo
amore tradisca la tua sorte.
Bertarido
Ah! Lascia almeno dopo si lungo esiglio,
lascia, che a questo seno stringa la sposa,
e porga un bacio al figlio.
Unulfo
Per goderti un momento,
vuoi perderti per sempre?
Bertarido
Ah! Che tormento!
Unulfo
Ritirati mio Re!
Bertarido
Tu vuoi, ch'io mora.
Unulfo
No, ti nascondi, e soffri un poco ancora.
(Si ritirano dietro l'urna)
Scena VII
Rodelinda, che tiene per mano Flavio,
e detti in disparte.
Aria di Rodelinda
Ombre, piante, urne funeste!
voi sareste
le delizie del mio sen.
Se trovassi in voi raccolto,
come il volto
anco il cener del mio ben.
Ombre, piante...(etc.)
Rodelinda
Ombra del mio bel sol,
che piu d'intorno all'immagine sua forse t'aggiri
della sposa e del figlio, mira il pianto fedel,
odi i sospiri...
Bertarido
(Piu resister non so)
Unulfo
(Frena l'amore!)
Rodelinda
Raccogli i nostri baci. (bacia l'urna e la fa baciare al figlio)
Bertarido
(Deh, lascia!)
Unulfo
(No, Signor, osserva, e taci.)
Scena VIII
Detti, e Garibaldo con parte delle guardie
Garibaldo
Baci inutili e vani porgi alle tombe,
oh Rodelinda, e pure tu puoi con essi
ricomprarti il regno.
Bertarido
(Garibaldo, il fellon!)
Unulfo
(Frena lo sdegno!)
Rodelinda
Hai delle mie sventure, perfido,
tanto ardir favellarmi?
Garibaldo
Grimoaldo ti chiede pronta obbedienza, e non contrasto;
oh stringi con le sue nozze il crine alla tua sorte, o ti prepara...
Rodelinda
A che? Forse la morte?
Non ho piu che temer, n'e che sperare.
Garibaldo
Non hai piu che temer? Lascia quel figlio!
(Le toglie il fanciullo)
Bertarido
(Ah scellerato!...)
Unulfo
(Ferma!)
Garibaldo
E'l suo periglio ti renda men superba, e piu prudente.
Grimoaldo consente di riporre in tua mano or la tua sorte;
pensa ed in breve eleggi o'l trono pel tuo figlio,
o pur la morte.
Rodelinda
Perfido, si t'intendo: questo e sol tuo consiglio;
or via rendimi il figlio, (si ripiglia il fanciullo)
Ritorna al tuo signor, di, ch'io mi rendo, e ch'io
con le sue nozze accetto il soglio.
Bertarido
(Misero, ohime! Son morto.)
Unulfo
(Oh ciel, che sento!)
Rodelinda
Ma tu per lo spavento trema, vil consiglier,
ministro indegno! Me delle colpe tue giudice avrai;
io regnero fellon, ma tu morrai!
Aria di Rodelinda
Morrai si, l'empia tua testa
gia m'appresta
un gradin per gire il trono.
Che del mio sposo novello,
ne piu bel dono
so bramar.
Morrai si...(etc.)
Scena IX
Bertarido , e Unulfo, nascosti; Garibaldo, Grimoaldo, e guardie
Grimoaldo
E ben, Duca, poss'io all'ardor del cor mio
sperar dall'opra tua qualche conforto?
Garibaldo
Si, Rodelinda e tua.
Grimoaldo
Mi narri il vero?
Garibaldo
Tu sei felice, ed io, Signor, son morto.
Grimoaldo
Morto? Perche?
Garibaldo
S'ella racquista il regno, giuro,
tutto il suo sdegno scagliar contro di me.
Grimoaldo
Scaccia il timore, che questo lauro mio
sara in difesa tua, contro il piu crudo fulmine
del suo sdegno, un forte scudo.
Aria di Grimoaldo
Se per te giungo a godere,
puoi temer
di chi? di che?
Io d'Astrea do moto al brando,
io commando,
io son Re.
Se per te...etc.
(parte con Garibaldo)
Scena X
Bertarido ed Unulfo
Bertarido
Unulfo oh Dio! Qella e costanza? E vivo?
misero! e quella e fede? Alle prime minaccie,
al primo assalto ella si rende, e cede?
Unulfo
Converra farle noto, signor, che vivo sei.
Bertarido
No, no.
Unulfo
Dunque vuoi tu...?
Bertarido
No, che costanza in lei e allor necessita,
non e virtu.
Unulfo
Ah signor, ti confesso ch'io son fuor di me stesso:
spera conforto! E intanto lascia, ch'io vada cosi mesto,
e solo a procurar conforto al tuo gran duolo.
Aria di Unulfo
Sono i colpi della sorte
per un alma invitta e forte
aspri, si, ma non mortali.
Ma se poi gli avventa amore,
quanto e piu nobile il core,
piu le piaghe son fatali.
Sono i colpi ...etc.
(parte)
Scena XI
Bertarido solo
Bertarido
Si, l'infida conso rte, mi creda estinto ancora;
porga al novello sposo la fe, che a me serbo,
lieve qual fronda, e sappia allor ch'io vivo, e si confonda.
Aria di Bertarido
Confusa si miri
l'infida consorte,
che in faccia di morte
cosi mi deride.
Con finti sospiri
e s'agita, e s'ange,
e morto mi piange,
e vivo m'uccide.
Confusa ...etc.
Atto Secondo
Scena I
Sala, Eduige e Garibaldo
Garibaldo
Gia perdesti, oh signora, il nome di Regina,
e quel di sposa.
Eduige
Non piu, che il mio cordoglio troppo s’avvanza,
oh Dio! Ma t u per me che fai? Che pensi?
Garibaldo
Eduige, assicura le mie speranze, e l’amor mio
ti giura di sostener le tue ragioni al soglio.
Eduige
Prometto d’esser tua.
Garibaldo
A me la fede porgi di sposa, e…
Eduige
Come? Dunque pria di servir, vuoi la mercede?
Garibaldo
Con titolo si bello perdo di traditore,
e di ribello l’infame traccia; or via risolvi?
Eduige
Oh Dio! Se vedessi il cuor mio...
Garibaldo
Lo vedo, ingrata, ami chi ti tradi,
alma spietata.
(Parte)
Scena II
Eduige, Rodelinda e Flavio
Eduige
Rodelinda, si mesta ritorni a posseder
talamo e trono?
Rodelinda
O mesta, o lieta, io sono tua Regina se’l voglio.
Eduige
E credi a Grimoaldo? E credi a quello che spergiuro,
e rubello manco di fede a Gundeberto, e a me?
Aria di Eduige
De’ miei scherni per far vendette
il mio amore in furor cangero.
Ed accesi gli sguardi in saette
fiero scempio dell’empio faro.
De’ miei…(parte)
Scena III
Rodelinda, e Flavio, Grimoaldo, Unulfo,
Garibaldo e guardie
Grimoaldo
Rodelinda, e pur ver?…
Rodelinda
Si, Grimoaldo, si ch’io mi rendo.
Unulfo
(Oh ciel!)
Rodelinda
Tu pria m’osserva un patto solo,
e poi saro qual piu mi vuoi, o sposa, o serva.
Garibaldo (a Grimoaldo)
Ella vuol la mia testa.
Grimoaldo
Il tutto chiedi, fuor che la morte di…
Rodelinda
Di Garibaldo?
Grimoaldo
Appunto.
Rodelinda
Alma si vile del mio nobile sdegno
in van paventa.
Grimoaldo
Compisci dunque, oh cara, i miei contenti!
Giuro tutto eseguir.
Rodelinda
Vo che tu prenda, nome di scellerato, ed inumano;
che sveni di tua mano sugli occhi miei questo mio figlio;
e resti sepolta in un delitto tutta la gloria tua.
Unulfo
(Che ascolto!)
Grimoaldo
E questi?
Rodelinda
Si, questi sono i sentimenti miei.
Grimoaldo
Tu scherzi!
Rodelinda
No, non scherzo, e non t’inganno;
io non potrei essere madre in un tempo del legittimo Re,
moglie al tiranno, e a questo sen pudico stringere insieme
il figlio, e’l suo nemico.
Grimoaldo
Ah! Duca, in questa guisa divien mia Rodelinda?
Rodelinda
A questo patto io t’offro la mia man;
pensaci, e vedi, ch’essendo tu mio sposo,
io tua consorte, io sposo la vendetta, e tu la morte.
Unulfo
(Quanto accorta, e fedel oggi e costei)
Garibaldo
(Quanto s’oppone a’ gran disegni miei)
Aria di Rodelinda
Spietati, io vi giurai,
se al mio figlio il cor donai
di serbarvi e duolo e affanno.
Non potrebbe la mia mano
Stringer mai quel’inumano
Ch’e cagion d’ogni mio danno.
Spietati…(parte)
Scena IV
Grimoaldo, Unulfo, Garibaldo e guardie
Grimoaldo
Unulfo, Garibaldo, in questo seno muor la speranza,
ch’alimenta amore, e seco amor non muore, e non vien meno .
Unulfo
In difesa del core deh richiama, Signor,
la tua virtude!
Grimoaldo
Ah! La gran dfedelta, che in lei risplende,
piu m’innamora, Unulfo, e piu m’accende.
Unulfo
Ama dunque in colei dell’alma la belta,
non del sembiante!
Grimoaldo
Che far di piu poss’io?
Garibaldo
Non ti stupire d’una vana apparenza;
accetta il patto, e la vedrai disdire!
Unulfo
E col sangue Reale d’un fanciullo innocente
Macchiar vorrai?
Grimoaldo
Non piu! Le voci di virtu
Non cura amante cor, o pur non sente.
Aria di Grimoaldo
Prig ioniera ho l’alma in pena,
ma si bella e la catena,
che non cerca libera.
Mesto, infermo, il cor sen’giace,
ma il suo mal cosi gli piace,
che bramar pace non sa.
Prigioniera…etc.
Unulfo
Vorrai?
Garibaldo
Si, che spergiuro tradisca la sua fe.
Unulfo
Vorrai?
Garibaldo
Che impuro insidi l’onesta.
Unulfo
Vorrai?
Garibaldo
Che crudo con massime spietate,
ingiuste ed empie…
Unulfo
Sparga il sangue Reale?
Garibaldo
Cosi d’usurpatore il nome adempie.
Aria di Garibaldo
Tirannia gli diede il regno,
gliel consevi crudelta.
Del regnar base e sostegno
e il rigor, non la pieta.
Tirannia… (parte)
Unulfo
Si, si fellon, t’intendo, e non m’inganno;
come al tuo vero Re fosti rubello,
cosi cerchi tradire anche il tiranno.
Perche consoli intanto l’afflitto il mio Signor
l’anima amante, intenda quanto sia fida
la sposa sua, quanto costante.
Aria d’Unulfo
Fra tempeste funeste a quest’alma
foriera di calma gia spunta una stella.
E disgombra ogn’ombra di pene
la fe del suo bene, che splende piu bella.
Fra tempeste…
Scena V
Luogo delizioso. Bertarido, poi Eduige
e poi Unulfo
Aria di Bertarido
Con rauco mormorio
piangono al pianto mio ruscelli e fonti.
E in tronchi e mesti accenti
fann’eco a miei lamenti; e gli antri e monti.
Eduige
Dell’estinto germano
mi sembrano gli accenti,
se’l desio non m’inganna.
Bertarido
Con rauco …
Eduige
Ah, no; che non m’inganna la voce e’l volto.
Oh ciel! Vive il fratello sotto spoglie straniere,
ed esso e quello.
Bertarido
Son scoperto!
Eduige
Germano! Oh Dio! Che miro? Tu vivi?
Bertarido
E la mia vita gia ti costa un sospiro?
Ma no, non sospirar, quello non sono:
Bertarido ebbe il trono, ebbe amici, e vassalli;
ebbe congiunti, ebbe una sposa - Oh Dio! –
idea di fedeltade e di costanza;
e a me di tutto cio rimasta e sola, per giunta del mio duol,
la rimembranza.
Eduige
Accidentale sdegno rallentar puo,
ma non disciorre i nodi, che tenaci formo natura in noi;
pur s’io ti tolsi il regno, vendico Rodelinda i tuoi danni.
Bertarido
Non e, sorella, il regno l’oggetto di mie brame, e del mio inganno;
mi finsi estinto, e fu sol mio disegno d’involare al tiranno
i pegni a me piu cari, e sposa e figlio, e delle mie sventure
condurli a parte in un penoso esiglio.
Unulfo
(Pur lo trovai…ma che veggio? Tradito e gia l’arcano, egli e scoperto.)
Bertarido
E pur ancor questo contento mi niega invida sorte;
misero io torno, e sento, che l’infida consorte tradisce la mia fe.
Unulfo
Questo e un inganno, Rodelinda e fedel.
Bertarido
Che dici Unulfo, mi narri il ver?
Eduige
(Respira anima amante)
Unulfo
No, che bramar non puoi di lei
Piu fida sposa e piu costante.
Eduige
Liberar Rodelinda, e flavio seco, dunque
E l’unico tuo giusto desio?
Bertarido
Non altro
Eduige
Or io m’impegno di rendere al tuo cor la pace,
e al mio (parte)
Unulfo
Vieni, Signor, non e piu tempo adesso di celar,
che tu vivi, alla fedel tua sposa.
Bertarido
Vengo; che in tequesto mio cor riposa.
(parte Unulfo) Sfoga gli sdegni tuoi,
toglimi, irato ciel, vassalli e trono!
Rendi a miei casti affetti Rodelinda fedele,
e ti perdono.
Aria di Bertarido
Scacciata dal suo nido
Sen vola in altro lido, ne sparge mai querelle,
la rondinella.
Del fato non si lagna,
se ha seco la compagna
chi gli e sempre fedele, e sempre e bella.
Scacciata…etc.
Scena VI
Galleria nell’appartamento di Rodelinda.
Rodelinda e Unulf o.
Rodelinda
Vive il mio sposo?
Unulfo
Si, vive, oh Regina, ansioso d’abbracciarti.
Rodelinda
A tanta sorte per la gioia dovria mancarmi il core;
e pure, Unulfo, io sento…
Unulfo
Importuno timore invidia al tuo bel sen…
Rodelinda
Deh! Non tardare a miei s guardi il contento,
ed al cor mio; venga a me Bertarido!
Unulfo
Or tel’invio.
Rodelinda
Con quai risalti, oh Dio! Dentro del petto mio palpita il core!
Non so, se per la gioa, o pel dolore.
Aria di Rodelinda
Ritorna oh caro e dolce mio tesoro,
a dar confo rto e speme a questo cor!
Tu renderai al seno mio la calma,
se refrigerio sei d’ogni dolor.
Ritorna…etc.
Scena VII
Rodelinda, poi Bertarido, e poi Grimoaldo con guardie.
Rodelinda
Ah! Si, ecco lo sposo. Ah caro pegno! Mio tesoro! Mio ben!…
(va per abbracciarlo)
Bertarido
(l’arresta) Ferma, che degno de’tuoi pudichi amplessi
ancor non sono, se potei dubitar della tua fede.
(si inginocchia) Lascia pria ch’al tuo piede
de’falsi miei sospetti umil perdono io ti domandi almeno;
m’assolvi, oh cara, e poi mi str ingi al seno!
Rodelinda
De’nostri affetti a intepidir l’ardore di fredda gelosia,
il giel non basta; se l’alma mia tu sei…(l’abbraccia)
Grimoaldo
Che vedete, occhi miei! Questa e la casta…
Bertarido
(Oh cieli!)
Rodelinda
(Oh ingiusta sorte!)
Grimoaldo
Questa e la fe costante,
che all’estinto consorte tu serbi, oh Rodelinda?
E un rege amante, che t’offre col suo cor la destra e’l regno,
orgogliosa disprezzi, e prendi a sdegno?
Rodelinda
(Non sa, che sia lo sposo; oh amore, aita!
Si salvi la tua vita, e a to rto l’onesta rimanga offesa)
Grimoaldo
Impudica, non parli?
E qual difesa e qual scusa rivolgi entro al pensiero?
Porgi a drudo straniero, forse ignobile e vile
Cio che ricusi ad una monaca?
Rodelinda
E’ vero.
Bertarido
(E soffriro, che per timor servile resti offeso il candore
di sua bella onesta? Ah no, si muora, pur che viva l’onore)
No Grimoaldo, a torto si taccia d’impudico un cor si fido;
casti fur quegli amplessi, il consorte abbraccio,
son Bertarido.
Grimoaldo
Bertarido?
Rodelinda
E’ mendace.
Grimo aldo
Bertarido mori.
Rodelinda
Per salvar l’onor mio finge cosi.
Bertarido
Per prova che non fingo, e che son io,
vedi, come a lei preme piu dell’onesta propria
il viver mio!
Grimoaldo
Costui si custodisca; e tu m’ascolta;
o tuo drudo, o tuo sposo, anco una volta
lo stringi al sen, te lo consento anc’io; sien legittimi o no,
gli dian gli amplessi tuoi l’ultimo addio.
Aria di Grimoaldo
(a Rodelinda) Tuo drudo e mio rivale,
tuo sposo e mio nemico, e morte avra.
(a Bertarido) L’amplesso tuo fatale,
legittimo o impudico, or reo ti fa.
Tuo drudo…
Rodelinda
Non ti basto, Consorte, trafiggermi da lungi
Con l’avviso crudel della tua morte;
se per dar al mio sen pena maggiore
non ti guidava amore a morir su’miei lumi?
Bertarido
Ah! Sposa, e pur son tra mie sventur e or si contento,
che dal destin tradito mi giunge anche gradito il tradimento.
Duetto di Rodelinda e Bertarido
Io t’abbraccio
E piu che morte, aspro e forte,
e pel cor mio questo addio,
che il tuo sen dal mio divide.
Ah mia vita,
ah mio tesoro, se non moro,
e piu tiranno quell’affanno,
che da morte, e non uccide.
Io t’abbraccio… etc.
Atto Terzo
Scena I
Galleria, Eduige ed Unulfo
Eduige
Del german nel periglio
ritorna a naufragar ogni mia speme;
sangue, amor, gelosia, cieli, consiglio!
Unulfo
L’os tinato furor di Grimoaldo condanna Bertarido,
e vuol, ch’ei mora.
Eduige
Al suo fato involarlo, e alle ritorte,
non sa il tuo zelo?
Unulfo
E come?
Eduige
Alla tua fede e il prigionier commesso.
Unulfo
Libero Grimoaldo a me concede nel carcere l’ingresso,
e vero; ma che pro?
Eduige
(gli da una chiave) Questa e la chiave,
che nel carcer disserta la via,
che per sotterra guida nascosta entro al real giardino;
la ne verro con Rodelinda anch’io;
per quel cieco camino quivi lo scorgeremo,
e fia mia cura che trovi aperto il varco,
per libero sortir fuor delle mura.
Aria di Unulfo
Un zeffiro spiro
Che sereno quest’alma,
e calma vi porto.
S’io salvo il mio il mio signore
Altro non brama il core,
e pace allor avro.
Un zeffiro…etc.
(parte)
Eduige
Con opra giusta io cancellar disegno
l’enormita del fallo, a cui mi spinse cieco amor di regno;
e di salvar confido Rodelinda, il suo figlio, e Bertarido.
Aria di Eduige
Quanto piu fiera tempesta freme,
tanto piu speme
prendendo io vo.
Gia lusinghiera, per mio conforto,
dice che in porto
io giungero.
Quanto piu fiera…etc.
Scena II
Grimoaldo, Garibaldo e guardie
Garibaldo
O falso e Bertarido,
o fu mendace del Re degli Unni il foglio;
chiede la morte sua la gelosia del soglio.
Grimoaldo
Agitato e il cor mio; muove il pensiero or sospetto, or amore,
or speranza, or timore, or bella gloria, or gelosia d’impero.
Garibaldo
Questa ad ogn’altro affetto, questa prevaglia;
o siasi finto, o vero, uccidi in Bertarido il tuo sospetto!
Grimoaldo
Ma sia vero, o mendace, se Bertarido uccido,
e come spero d’ottener mai da Rodelinda pace?
Garibaldo
E come averla puoi, vivo il consorte,
o sia mendace, o vero?
Grimoaldo
Oh Dio!
Garibaldo
Sospiri? E degli scherni tuoi pur ancor non t’avvedi?
Rodelinda, Eduige, uniscono a tuoi danni il loro sdegno;
o dai morte al fellone, o perdi un Regno. (parte)
Aria di Grimoaldo
Tra sospetti, affetti, e timori
sento il seno ripieno d’affanni.
Or mi rendo, or m’accendo in furori
or mi pento, or pavento d’inganni.
Tra sospetti…etc.
(parte)
Scena III
Carcere oscurissima. Bertarido, e poi Unulfo.
Aria di Bertarido
Chi di voi fu piu infedele,
cieco Amor, Sorte crudele?
Chi di voi piu m’inganno?
Mi scaccio spietata sorte
pria dal soglio, e alle ritorte,
crudo Amor, poi mi guido.
Chi di voi…etc.
(cade nella prigione una spada gettatavi da Eduige )
Ma non so che dal remoto balcon mi cade al pie.
Qui l’aere oscuro e fosco vieta ogni oggetto al guardo
(cerca col tatto per terra)
…pur lo trovai…da mano amica
certo mi viene il ferro, e par che dica: son teco in ogni impresa,
stringimi in tua difesa, d’ogni incontro funesto ti sottrarro se vuoi,
lascia agli amici tuoi cura del resto! Dunque ti stringo
(snuda la spada),
oh caro, d’amico piu fedel, fedele acciaro.
Ma gia s’apron le porte del carcere fatale, ecco di mor te
il ministro di crudel; giusti furori gia m’accendono il sen.
Perfido, mori!
(tira un colpo, e ferisce Unulfo, che era appunto entrato)
Unulfo
Bertarido, mio re!
Bertarido
Che feci? Unulfo? Ohime!
Unulfo
Ben poco il sen t’accende desio di libertade,
oh mio Signore, se ferisci la man, che a te la rende.
Bertarido
Ah destra scellerata! Ah insano core! Ah caro amico!
Ah Bertarito ingrato! Ciechi orrori e funesti!
E tu, ferro mal nato, in mal punto spietato a me giungesti.
Unulfo
Non piu, questi momenti troppo, ah!
Troppo son cari per spenderli in lamenti;
piu della mia ferita preme la tua salvezza, e la tua vita.
Queste gia note spoglie abbandona, Signor
(gli fa lasciar la sopraveste),
e a miglior’uopo ripiglia il brando (gli ripone la spada in mano), ah!
Molto esserci puo fatale ogni dimora, andiamo!
Bertarido
Amico, allora che piu son reo, mi vuoi da lacci sciolto?
Unulfo
Oh Dio! Parmi udir gente, ah! Partiam,
pria che il geloso custode s’accorga della frode.
Bertarido
Ohime! Che tanto e spietato il mio pie
quanto fu contro te la man; se questa il tuo sangue verso,
quello il calpesta
(partono per una via segreta della prigione)
Scena IV
Eduige, che guida per la mano Rodelinda e Flavio
Eduige
Non temere Signore! Germano! Alcun non sento;
oscuro e il luogo.
Rodelinda
Ah! Che a ragion pavento.
Eduige (sorte della prigione)
Prendo una luce!
Rodelinda
Oh Dio! Bertarido, cor mio, tu non rispondi?
Dormi forse? Dove sei? Dove t’ascondi?
Eduige (torna con una luce)
Germano!
Rodelinda
Ah! Fui presaga; ecco le spoglie,
ecco di fresco sangue asperso il suolo!
Che piu cerco, infelice? Questo sangue m’addira,
e questo manto, che il caro sposo mio…ah!
Che piu dir non mi consente il pianto!
(piange)
Eduige
Ah, Rodelinda! Oh Dio!
E qual conforto puo darti il mio dolor?
Rodelinda
Eduige, e morto il tuo german;
(s’inginocchia ed abbraccia il figlio)
e morto, orfano figlio, il Re tuo genitore,
il mio consorte.
Eduige
Ah! Tarda mia pieta, che in van
d’acciaro provedesti sua mano!
Rodelinda (si leva)
Or chi mi rende il freddo busto almeno,
onde in quel caro seno un bacio imprima,
e sul corpore adorato, prevenendo il mio fato,
il duol m’opprima!
Aria di Rodelinda
Se’l mio duol non e si forte,
chi trafigge, oh dio!
Chi svena per pieta questo mio cor?
Ah! Che un duol peggior di morte
Involare a un sen
che pena, e pieta, non e rigor.
Se’l mio duol…etc.
(partono)
Scena V
Bertarido
Amico, ah, che a me duole
Piu che la tua ferita !
Unulfo
Signor, la destra solo
Fu scopo al tuo valor :
Lieve e la piaga.
Bertarido
Lascia che man pietosa
Chiuda al sangue la strada.
Unulfo
Mio re confuso io sono.
Ormai convien ch'io vada
In traccia di tua sposa
E del tuo fig lio.
La, tra quelli virgulti
Celati fin ch'io torni al tuo perielio.
Bertarido
Mi celero ; ma questo cor
Non teme piu d'un tiranno
Il perfido comando.
Giacche pietoso il ciel
Sciolto mi rende altro
Piu non domando;
Che dal mio braccio
Il fato dipende.
Aria di Bertarido
Se fiera belva ha cinto
Fra le catene il piede
Col fremito richiede
La tolta liberta.
Ma poi da lacci sciolta
In fuga ognun rivolta
Che, offesa, tosto apprende
A non usar pieta.
Se fiera, etc.
(parte)
Scena VI
Grimoaldo solo
Grimoaldo
Fatto inferno e il mio petto; di piu flagelli armate
Ho dentro il core tre furie: gelosia, sdegno ed amore;
e da piu gole io sento, quasi mastin crudele,
il rimorso latrar per mio tormento, chiamandomi infedele,
spergiuro, usurpator, empio e tiranno.
Ma pur voi lusingate le stanche mie pupille
ad un breve riposo, aure tranquille!
Si, dormi Grimoaldo, e se ritrovi pace tra i fonti e l’erbe,
delle regie superbe le mal sicure soglie in abbandono lascia;
che prezioso e dell’alma riposo al par del trono.
Aria di Grimoaldo
Pastorello d’un povero armento
Pur dorme contento,
sotto l’ombra d’un faggio o d’alloro.
Io, d’un regno monarca fastoso,
non trovo riposo,
sotto l’ombra di porpora e d’oro.
Pastorello…
(seguitanto la sinfonia, si addormenta)
Scena VII
Grimoaldo che dorme, e Garibaldo.
Garibaldo
Che miro? Amica sorte seconda i miei disegni.
Con la propria sua spada, per questa istessa mano
che gia lo corono, per questa or cada.
(toglie a Grimoaldo la spada del fianco, e Grimoaldo
svegliandosi dice)
Grimoaldo
Quali insidie?
Garibaldo
(si desta)
Grimoaldo
E quale inganno…chi’l ferro m’involo?
Garibaldo
Muori tiranno!
Scena VIII
Grimoaldo, Garibaldo, Bertarido, poi guardie,
e poi Rodelinda con Flavio per la mano
Bertarido
Tu morrai, traditor! Muori, rubello.
(incalzando Garibaldo nella scena)
Grimoaldo
Oh ciel! Soldati, o la!…chi mi difese? Oh Dio!
Chi mai fu quello? Fu Bertarido? (vengono le guardie)
Rodelinda
Si, fu Bertarido, colui che tu svenasti, oh core indegno!
Bertarido
(torna)
Grimoaldo ecco il ferro!
(getta la spada a pie di Grimoaldo)
Rodelinda
Oh ciel! Che miro? Veglio? Sogno, o deliro?
Bertarido
Miralo, egli e macchiato del sangue d’un tuo caro;
cadde trafitto, esangue, chi a te fu traditore, a me rubello;
vendica il sangue suo pur col mio sangue!
Aria di Bertarido
Vivi tiranno! Io t’ho scampato
Svenami, ingrato, sfoga il furor.
Volli salvarti sol per mostrarti
ch’ho di mia sorte piu grande cor.
Vivi tiranno…etc.
Grimoaldo
Dunque sei Bertarido?
Rodelinda
E qual maggiore prova ne vuo i
di quell’invitto core?
Grimoaldo
Ma chi dalle ritorte ti sciolse il piede?
Scena Ultima
Unulfo, e poi Eduige
Unulfo
Eccoti innanzi il reo.
Eduige
Rimirar senz’ orrore anch’io non seppi
languire il mio german cosi tra ceppi.
Grimoaldo
Se amici siete a Bertarido, ach’io per amici vi accolgo,
che a lui deggio la vita, Eduige mia sposa, al sen ti stringo;
e di Pavia sul trono a te dovuto regnando, ogn’altro regno
ormai rifiuto. Milano (prendendo Bertarido per mano)
ecco il tuo Re, rendigli omaggi al tuo primo signor.
Bertarido
No, Grimoaldo, altro da te non voglio…
Grimoaldo
Prendi il figlio, la sposa, e prendi il soglio!
Bertarido
Cara, fuori siam di periglio.
Rodelinda
Sposo, ti stringo al sen; abbraccia al figlio!
Aria di Rodelinda
Mio caro bene!
Non ho piu affanni e pene al cor.
Vedendoti contento,
nel seno mio gia sento,
che sol vi alberga amor.
Mio caro bene…etc.
Bertarido
Sposa, figlio, sorella, amici, oh Dio!
Vi stringo al seno; oh quanto a tutti,
a tutti voi deve il cor mio! Si festeggi fra tanto d i
questo regno in ogni parte, e sia al passato
martire in si felice di di pari il gioire!
Coro
(tutti senza Garibaldo)
Dopo la notte oscura piu lucido, piu chiaro,
piu amabile, piu caro ne spunta il sol quaggiu.
Tal dopo ria sventura, figlio d’un bel soffrire,
piu stabile gioire nasce dalla virtu.
Dopo…etc.
Fine dell’Opera